La genealogia e la costruzione dell' albero genealogico


Questa sezione è dedicata a chi vuole realizzare il proprio albero genealogico di famiglia


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Guida alla ricerca genealogica

 
Esempio di albero genealogico (Casa Savoia)









Le fonti indispensabili alla ricerca genealogica sono generalmente di due tipi: quelle private e quelle pubbliche. Tra le prime figurano i ricordi personali (le fonti dirette) e la tradizione orale della propria famiglia (le fonti indirette), ai cui si aggiungono gli archivi di famiglia e di persona; tra le fonti pubbliche, invece, è possibile menzionare lo Stato civile, l’anagrafe, la documentazione militare e gli atti parrocchiali; e, in secondo luogo, anche se meno ricchi di dati genealogici, gli atti notarili, i catasti, le matricole di ordini professionali.
In realtà, la ricerca genealogica, come ogni altra ricerca archivistica, ha bisogno di indizi e nessun documento, nemmeno un registro contabile, può dirsi insignificante allorquando possa fornire anche una sola informazione per integrare i nostri dati di partenza oppure una traccia che rinvii ad altri documenti utili per il prosieguo della ricerca. 

Ma per cominciare è bene far ricorso innanzitutto alle fonti cosiddette “seriali”, ovvero alle registrazioni e ai documenti prodotti e conservati nel tempo principalmente da uffici pubblici o da strutture ecclesiastiche ed oggi accessibili presso gli Archivi di Stato o altri archivi storici. La ricerca deve prendere le mosse da riferimenti geografici, di tempo e di relazioni parentali (filiazione, fratellanza e matrimonio), per procedere, secondo una regola di carattere generale, necessariamente a ritroso nel tempo.

E quindi, per ricercare i dati anagrafici di un nostro antenato, partendo dalla data da noi conosciuta, generalmente ricavata da un documento o da una notizia in nostro possesso, è consigliabile procedere così:


  • dalla data del 31 dicembre 1865 fino ai primi anni del ‘600 è consigliabile effettuare la ricerca sui registri parrocchiali (per alcune aree e in casi particolari le registrazioni parrocchiali sono più antiche e risalgono anche al XIV secolo);

  • per la documentazione antica, antecedente al XVI secolo, secolo è consigliabile effettuare la ricerca sugli atti notarili e su estimi e catasti; ancora più indietro nel tempo, in linea teorica, è possibile provare a individuare le tracce nei più remoti antenati nei fondi diplomatici degli archivi gentilizi, dei comuni, dei più antichi monasteri e chiese.



Se desiderate sapere se è possibile realizzare il Vs. albero genealogico di famiglia nella provincia di nascita contattate il seguente indirizzo email: ----> studiocare@libero.it


















  
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